LA SALETTE

Prima dell’apparizione, La Salette era un paesino sconosciuto, perso tra le Alpi francesi. Tutto ebbe inizio il 19 settembre 1846, quando due bambini
salirono le pendici del Monte Sous-Les-Baisses per far pascolare le loro mucche. Contrariamente alle loro abitudini, i due bambini si sdraiarono sul prato e si addormentarono. Il sole di settembre era rilassante e il cielo sereno. Nel bel mezzo di quella quiete, Mélanie si svegliò di soprassalto e scosse Massimino:”Mémin, Mémin, alzati! Dove sono andate le nostre mucche? Non ci sono più!”. Vicino ad un piccolo ruscello, su una panchina di pietra vi era un globo di fuoco.
Una donna apparve nella luce: era seduta, con la testa fra le mani, i gomiti sulle ginocchia, nel più profondo dolore. La Signora si alzò lentamente. I bambini non si muovevano. La Signora parlò loro in francese: “Avvicinatevi, figli miei, non abbiate paura. Sono qui per darvi una grande notizia”. I due pastorelli si avvicinarono alla bella Signora, e questa parlò loro. “Piangeva molto mentre ci parlava”, raccontarono Massimino e Mélanie più tardi. “Abbiamo ascoltato con la massima attenzione”.

Il messaggio di Maria donato ai due bambini a La Salette fu un avvertimento di una madre preoccupata per i suoi figli. Ella disse: “Se il mio popolo non vuole sottomettersi, sono costretta a lasciar libero il braccio di mio Figlio. Esso è così forte e così pesante che non posso più sostenerlo. Da quanto tempo soffro per voi! Poiché ho ricevuto la missione di pregare continuamente mio Figlio, voglio che non vi abbandoni, ma voi non ci fate caso … Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo, e non me lo volete concedere. I carrettieri non sanno che bestemmiare il nome di Dio! Queste sono le due cose che appesantiscono tanto il braccio di mio Figlio! … A Messa, d’estate, vanno solo alcune donne più anziane. Gli altri lavorano di domenica, tutta l’estate. D’inverno, quando non sanno che fare, vanno a Messa ma per burlarsi della religione. In Quaresima vanno alla macelleria come cani… Ve l’ho fatto vedere l’anno passato con le patate: voi non ci avete fatto caso. Anzi, quando ne trovavate di guaste bestemmiavate il nome di mio Figlio. Esse continueranno a marcire e quest’anno, a Natale, non ve ne saranno più… “. Concluse poi dicendo: “Se si convertono, le pietre e le rocce si muteranno in mucchi di grano e le patate nasceranno da sole nei campi”.
Tutto era stato detto. La Signora salì stretto sentiero che conduceva fuori dal burrone. La Madonna guardò verso il cielo, poi verso sud-est. Lentamente la sua immagine svanì nella luce, e poi anche questa scomparve. I bambini non compresero esattamente ciò che era accaduto loro in montagna.

Il giorno successivo, domenica, i bambini vennero accompagnati dal pastore del loro paese dal sindaco. Prima della Messa, infatti, questo aveva ascoltato la loro storia ed ne era rimasto visibilmente scosso. Il sindaco interrogò Melanie cercando di farla ritrattare, ma ella disse: “la Signora mi ha detto di dirlo e lo dirò”. Il sindaco di La Salette si recò poi anche a Corps da Massimino, nel frattempo tornato in famiglia: scoprì così che la storia del ragazzo corrispondeva a quella di Melanie.
Quella stessa sera, i datori di lavoro dei bambini e un loro vicino di casa ebbero la buona idea di scrivere sotto dettatura di Melanie le parole della Vergine: questo diventerà il primo documento scritto dopo l’apparizione.

Rapidamente si diffuse la notizia: sul luogo si recarono molti giornalisti, ma anche funzionari e investigatori inviati dal vescovo di Grenoble, che aveva la competenza per pronunciarsi su ciò che era accaduto nella sua diocesi. Nonostante il vescovo fosse convinto che i due pastori avessero detto la verità, nominò una commissione d’inchiesta. Solo dopo cinque anni di indagini, il 19 settembre 1851, mons. Philibert de Bruillard, vescovo di Grenoble, emanò il suo decreto pubblico:
“Noi dichiariamo che l’Apparizione della Madonna a due pastorelli, il 19 settembre 1846, su una montagna della catena delle Alpi, situata nella parrocchia de La Salette, vicaria foranea di Corps, reca in se stessa tutti i caratteri della verità ed i fedeli hanno fondate ragioni per crederla indubitabile e certa”.


Nessun Commento

I commenti sono bloccati.